Gentile Collezionista, anche questo mese abbiamo il piacere di presentarLe una piccola selezione di monete milanesi che speriamo troverà di Suo gradimento.
Per il primo periodo, ante-ducale, della dominazione viscontea offriamo un sesino di Bernabò e Galeazzo II del tipo con borchie. Si tratta di una tipologia rara, valorizzata in questo caso anche da una buona conservazione e da un tondello piuttosto largo che vanno a rendere l’esemplare proposto decisamente gradevole.
Più comune ma di fascino indiscutibile è il soldo coniato nell’apogeo del dominio dei Visconti, durante il governo espansionistico di Gian Galeazzo. L’esemplare proposto presenta una conservazione ottimale accompagnata da una splendida patina iridescente di monetiere; un elemento quest’ultimo che seppur estraneo alla moneta vera e propria la impreziosisce, rendendola ancora più degna dell’attenzione dell’appassionato. Purtroppo la riproduzione fotografica non permette di cogliere completamente la bellezza delle sfumature, che dipingono soprattutto il rovescio come se fosse una tela.
Passiamo all’epoca del dominio spagnolo con una rara parpagliola emessa durante il regno di Filippo III. Si tratta di una tipologia ben nota anche ai profani di numismatica grazie alla fortuna letteraria del nominale, citato più volte da Alessandro Manzoni ne “I promessi sposi”. Seppur in bassa conservazione questo esemplare presenta leggibile il millesimo 1603, molto raro, all’esergo del rovescio.
Bello e raro (anzi, rarissimo!) è il ducatone con data 1630 coniato durante il regno di Filippo IV. Si tratta di una moneta prestigiosa e di sicuro impatto visivo, la cui provenienza dallo stock di Giuseppe Nascia (acquisto privato nel maggio 1963) è attestata dagli appunti del collezionista sulla bustina in carta che accompagna l’esemplare.
Sono note diverse tipologie di ducatone con tale data, in particolare questa riprende al rovescio la forma dello stemma del doppio ducatone, coniato a partire dal 1641. Ipotizziamo pertanto che l’emissione di tale tipologia con stemma a cuore sia avvenuta proprio in concomitanza con quella dei doppi ducatoni.
Per approfondire le coniazioni milanesi con ritratto di Filippo IV, Le consigliamo la lettura del nostro studio “Le emissioni milanesi di Filippo IV con effigie – In “Comunicazione – Bollettino della Società Numismatica Italiana. Autunno 2019, Anno XXXII, N. 74″, pp. 46-60” download.
Coniato durante il regno di Maria Teresa, quindi in piena dominazione austriaca, è il 5 soldi del 1763. Moneta in conservazione usuale per questa tipologia, resta comunque di buona validità collezionistica per la rarità del millesimo.
Concludiamo la presentazione delle nostre nuove offerte con un pezzo di grande bellezza di Napoleone I Bonaparte, la proverbiale ciliegina sulla torta. Siamo abbastanza riluttanti a dare il massimo grado di conservazione ma questa volta, vedendo questa lira del 1814, non abbiamo avuto alcun dubbio a scrivere Fior Di Conio.
La fotografia rende ben evidente quello che nei paesi anglofoni è detto “cameo”, cioè il marcato contrasto tra i fondi speculari e i rilievi satinati, un effetto presente solo sulle prime monete battute dal conio e che svanisce già con una minima circolazione. A nostro avviso si tratta di un piccolo gioiello, che potrà arricchire con la sua bellezza qualsiasi collezione. Aggiungiamo inoltre che questo esemplare presenta anche la rara varietà “melagrana grande”, come la celebre e ricercata lira del 1810 con NATOLEONE.
Questi ed altri esemplari, accompagnati da descrizioni e prezzo di vendita, sono visionabili nei nostri listini a prezzi segnati:
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