Gentile Collezionista, dopo una breve pausa estiva aggiungiamo ancora qualche esemplare ai nostri listini online.
Certamente apprezzabile per l’ottima conservazione è un grosso da due soldi coniato a Milano durante la signoria congiunta di Giovanni e Luchino Visconti (1339 – 1349). Moneta difficile da reperire in ottimale stato di conservazione, l’esemplare da noi proposto presenta un tondello integro ed i fondi parzialmente speculari.
Altro esemplare di grande fascino è il ducato coniato nel 1693 a Napoli, durante il regno di Carlo II di Spagna. La finezza dell’incisione viene esaltata da una splendida patina iridescente da monetiere, che non offusca minimamente la brillantezza dei fondi.
Anche per le monete in mistura proponiamo degli esemplari in buona conservazione, come il denaro della Repubblica Ambrosiana del 1447 – 1450 e la terlina coniata nel capoluogo lombardo durante la dominazione di Carlo V.
Sempre tra i moduli minori figura un denaro coniato da Azzone Visconti nel suo periodo di dominazione sulla città di Como, tipologia di chiara imitazione del ben più comune prototipo milanese.
Concludiamo con due grandi rarità, entrambe appartenenti a quel periodo di storia milanese che viene comunemente definito col termine di “Età Comunale”.
Forse una delle monete più iconografiche della zecca meneghina è l’ambrogino, da noi proposto nella varietà estremamente rara con due piccole croci ai lati della testa del Santo. Teniamo a far notare come il volto di S. Ambrogio in questa emissione sia di stile diverso da quello degli altri ambrogini piccoli, mentre possono essere ravvisate similitudini con la raffigurazione impressa sul grosso da due soldi di Enrico VII di Lussemburgo.
Infine presentiamo una varietà inedita di una tipologia di esimia rarità: il denaro imperiale leggermente scodellato coniato a Milano successivamente allo spostamento della zecca presso il borgo di Nosedo. Per tale tipologia, sempre mal coniata, sono noti in letteratura esemplari con al diritto nessun simbolo di emissione oppure due cunei. Nel presente esemplare sono invece presenti un cuneo tra la T e la I ed un cuneo terminante con globetto all’estremità tra la P e la I.
Abbiamo prudenzialmente indicato la rarità del presente esemplare come “Varietà inedita di una tipologia di esimia rarità”, nonostante a seguito delle nostre ricerche questo esemplare sia risultato unico.
Questi ed altri esemplari, accompagnati da descrizioni e prezzo di vendita, sono visionabili nei nostri listini a prezzi segnati:
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