Selezione degli esemplari venduti in passato sul nostro sito. Le monete di zecche italiane ancora disponibili sono reperibili invece nel listino Zecche italiane.

ANCONA Alessandro VI (1492 – 1503). Grosso. D/ ALEXANDER – VI PONT MAX – Stemma ottagonale, sormontato da chiavi decussate e tiara, entro doppia cornice quadrilobata. R/ S – PETRVS – S PAVLVS – I Santi Pietro e Paolo stanti, tra di essi il simbolo dello zecchiere Antonio Migliori. In esergo ANCO. 2,88 g. Muntoni 22. Rarissimo. Lieve tosatura, BB Gli esemplari con ANCO in esergo sono a nostro avviso i più rari tra tutti i grossi di questo pontefice.

(L’) AQUILA Carlo VIII di Francia (1495). Cavallo. D/ CAROLVS REX FRR – Stemma coronato. R/ AQVILANA CIVITAS – Croce mulinata; in basso, aquila. 2,03 g. CNI 50. Esemplare eccezionale, estremamente raro in questa conservazione, con riflessi di rame rosso e dettagli nitidi. Migliore di SPL

AVIGNONE Clemente VII Antipapa (1378 – 1394). Grosso. D/ CLEMENS – PP SEPTIUS – Il pontefice in trono. R/ + SANCTUS PETRUS – Chiavi decussate e legate. Munt. manca; MIR 241/3 (questo esemplare illustrato, ma descritto erroneamente come Munt. 6) 2,45 g. Unico esemplare a noi noto con questa particolare combinazione di conii e con il numerale in grafia SEPTIUS, la moneta è stata pubblicata su Panorama Numismatico nel gennaio 2016 (link all’articolo). Lieve tosatura. q.BB

BOLOGNA Giovanni II Bentivoglio (1494 – 1509). Medaglia. D/ IOANNES BENTIVOLVS II BONONIENSIS – Busto a destra, con berretto. R/ MAXIMILIANI IMPERATORIS MVNVS MCCCCLXXXXIIII. Ravegnani 7 (come Antegnate, prova di testone). Molto rara. Bella produzione coeva, forata. Migliore di BB

CAGLIARI Filippo II (1556 – 1598). 10 reali. D/ PHILIPPVS RE(…) [AE] – Busto coronato a destra. Dietro, C || X; davanti, A. R/ + INIM(…) EIVS (…) IT – Croce ornata, in cornice con trifogli, accantonata da globetti. 22,80 g. Piras 50. Molto raro. Lievi graffi al diritto, BB/q.BB

CAGLIARI Filippo IV (1621 – 1665). 10 reali 1641. D/ P(…) RDIN(…) – Busto coronato a destra. Dietro, C || X; davanti, A. Sotto, la data 1641. R/ (…)MICO (…) – Croce ornata, accantonata da globetti. 27,09 g. Piras 74. Raro. Evidenti tracce di ribattitura su di un 8 reales zecca di Segovia (ensayador P). Migliore di BB

CAGLIARI Filippo IV (1621 – 1665). 10 reali. D/ (…)PP A(…) – Busto coronato a destra. Dietro, C || X; davanti, A. R/ (…)ON(…) – Croce ornata, accantonata da globetti. 27,79 g. Piras 74. Raro. Bel ritratto, BB

CAGLIARI Filippo IV (1621 – 1665). 10 reali. D/ (…)P ARD(…) – Busto coronato a destra. Dietro, C || X; davanti, R. R/ (…)FVSION(…) – Croce ornata, accantonata da teste di moro. 25,86 g. Piras 75. Raro. BB

CAGLIARI Filippo IV (1621 – 1665). 5 reali. D/(…) – Busto coronato a destra. Dietro, C; davanti, V. R/ (…)VAM CONF(…) – Croce ornata, accantonata da globetti. 13,50 g. Piras 76. Raro, modulo assai largo (34/36 mm). Buon ritratto, BB/q.BB

CAGLIARI Filippo IV (1621 – 1665). 5 reali. D/ (…)HI(…) – Busto coronato a destra. Dietro, C || V; davanti, R. R/ + IN(…)VSIOE – Croce ornata, accantonata da teste di moro. 13,26 g. Piras 77. Molto raro. Bel ritratto, BB

CASALE Carlo V (1533 – 1536). Cavallotto. D/ CAROLVS IMPERATOR – Globo sormontato da grande corona imperiale. R/ SANCTVS EVAXIVS – Sant’Evasio a cavallo. 3,04 g. CNI 2/5. Molto raro, di ottima qualità per il tipo, BB/SPL

CASALE Ferdinando Gonzaga (1612 – 1626). Ducatone 1617. D/ FERDIN D G DVX MANT VI [ET] MON FER IIII – Busto a destra, corazzato e con goletta pieghettata. Sotto la spalla, la data 1617. Sotto al petto, la sigla G C dello zecchiere Giovanni Campo. R/ PROTECTOR NOSTER ASPICE – San Giorgio a cavallo, nell’atto di trafiggere il drago. In esergo, CASALE. 31,25 g. Ravegnani Morosini 31. Molto raro e di inusuale qualità. Migliore di BB

DESANA Giovanni Bartolomeo Tizzone (1525 – 1533). Testone. D/ IO BART TICIO CO DECI VIC IMP – Aquila coronata, ad ali spiegate. R/ SACTVS (sic) ALEXANDER – Sant’Alessandro stante, con vessillo e spada. 9,26 g. MIR 463 var. Raro, curiosa varietà al rovescio (SACTVS anziché SANCTVS). SPL/migliore di SPL

FERRARA Sede Vacante 1676. Mezzo bolognino. D/ SED(…) – A – N(…) – Stemma della città, sormontato da chiavi decussate e padiglione. R/ (…)ER ARI AE in tre righe, in esergo la data 1676. 7,68 g. Muntoni 7. Rarissimo. Consuete schiacciature di conio. Migliore di BB Esemplare in notevole stato di conservazione per questa tipologia di difficile reperibilità e sempre affetta da problematiche di coniazione.

FIRENZE Governo Provvisorio di Toscana (1859 – 1860). Fiorino 1859. D/ GOVERNO DELLA TOSCANA – Leone gradiente a sinistra, con vessillo. R/ QUATTRINI CENTO 1859 FIORINO – Giglio. Mont. 2. Qualche minuscolo segno di contatto, esemplare di grandissima qualità battuto da conii freschi. FDC

GENOVA Dogi biennali (III fase, 1637 – 1797). Scudo 1685 ILM. D/ + DVX ET GVB REIP GENV – Croce acantonata da stelle. R/ ET REGE EOS 1685 I L M – La Beata Vergine col Bambino, sulle nubi. 38, 37 g. MIR 294/47. Bell modulo largo e tondo, piacevole patina di monetiere. Migliore di BB

MESOCCO Gian Giacomo Trivulzio (1487 – 1518). Grosso da 6 soldi. D/ + IO IA TRIVL MAR VIGLE ET F MARE – Stemma con cordoni e fiocchi. R/ SANCTVS – GEORGIV – S. Giorgio, a destra, uccide il drago. MIR 982. Raro. BB/SPL

MESSERANO Pier Luca II Fieschi (1528 – 1548). Testone. D/ + P LVCAS FLISCVS LAVANIE CO M D – Busto a destra. R/ S TEONES – MARTIR – + – S. Teonesto, assiso, regge la palma del martirio. In esergo, aquila ad ali spiegate. 9,13 g. Ravegnani Morosini 3. Raro. Modulo particolarmente largo e tondo, bel ritratto rinascimentale. SPL

MESSINA Ferdinando il Cattolico (1479 – 1516). Moneta locale, col titolo di Principe di Castiglia. D/ + FERDINANDVS PRINCEPS CASTEL – Campo inquartato con le armi di Aragona, Castiglia e Leon. R/ REX SICILIE ET ARAGONV – Stemma coronato, con le armi di Aragona e Sicilia. Ai lati, le iniziali M-C di Matteo Compagna. 3,79 g. Bonanno pp. 43-45 e Tav. IV (disegni di Paruta, 1612). Della più grande rarità, emissione descritta e disegnata dal Paruta nel 1612 ma poi non più reperita e quindi non riportata nei testi di numismatica siciliana perchè di esistenza incerta. L’esemplare qui proposto risulta quindi l’unico ad essere stato ri-scoperto dopo quattro secoli di assenza dal mondo numismatico. BB

MESSINA Filippo IV (1621 – 1665). Quattro tarì 1648. D/ + PHILIPP – (…)II D G – Busto a destra corazzato. In basso, quattro globetti (segno del valore). R/ + REX SI(…) 1648 – Aquila coronata. Ai lati, le iniziali IP – [MP]. 10,58 g. MIR 355/20. Metallo di grande freschezza e bel ritratto, SPL

MONZA Estore Visconti (1407 – 1412). Trillina. D/ + hESTOR VICECOMES – Iniziali HE. R/ + DOMINVS MO(…)ETIE – Croce fiorata. 0,64 g. MIR 782. Molto raro. Ottimo esemplare, lievi graffietti al rovescio. BB

MUSSO Gian Giacomo de’ Medici (1528 – 1530). Soldino. D/ + IO IACOBVS (…)ME(…)IS – Stemma. R/ (…)AR(…)O MVSSI CO LEVCI – Croce fiorata. CNI 5. Della più esimia rarità, MB

NAPOLI Carlo II (1674 – 1700). Ducato 1693. D/ CAR II D G REX – HISP ET NEAP – Busto a destra coronato, drappeggiato e corazzato. Sotto, sigla dell’incisore. R/ Toson d’Oro in cornice di rami. Ai lati la data 16 – 93; sotto, il valore G 100. 21,98 g. Pannuti Riccio 3. Minime debolezze al diritto, magnifica patina di monetiere su fondi virtualmente speculari. SPL

PAVIA Ottone III (983 – 1002). Denaro. D/ (…)HTERCIVS(…) – Lettere OTTO disposte a croce, collegate in alto da due archetti perlinati. Al centro, quadrato. R/ (…)PERATOR – Il nome della città PAPIA su due righe, al centro un quadrato. 1,19 g. CNI 31. Varietà di grande rarità con le lettere al centro del diritto unite da archetti. BB

ROMA Giulio II (1503 – 1513). Giulio. D/ IVLIVS II PONT MAX – Stemma sormontato da chiavi decussate e tiara. R/ ALMA ROMA – I Santi Pietro e Paolo. In basso a sinistra, armetta Fugger. 3,20 g. Muntoni 20/1. Patina di monetiere, q.SPL

ROMA Giulio II (1503 – 1513). Grosso. D/ IVLIVS II – PONT MAX – Stemma decagono sormontato da chiavi decussate e tiara, entro cornice quadrilobata. R/ CLAVES REGNI CELORVM – Chiavi decussate e sormontate da padiglione. 1,87 g. Muntoni 35. Raro. BB/q.SPL

ROMA Giulio II (1503 – 1513). Terzo di giulio. D/ IVLIVS LIGVR II PONT M in tre righe; in basso, fronda di rovere. R/ RO ECCL FVNDATORES – Busti accollati dei Santi Pietro e Paolo, rivolti a sinistra. 1,05 g. Muntoni 40 (considerato inedito, citato un esemplare reperito presso il Kunsthistorische Museum di Vienna); MIR 565/2 (questo esemplare illustrato). Rarissimo. Lieve tosatura. q.BB

ROMA Gregorio XIII (1572 – 1585). Testone. D/ GREGORIVS XIII (…)N MAX – Busto a destra, a testa nuda, con piviale ornato. Sotto, tre globetti. R/ ET (…)I DABO – CLAVES – Gesù consegna le chiavi a S. Pietro. In esergo, ROMA. In basso a destra, simbolo di zecchiere o incisore non identificato. 8,85 g. Muntoni 27. Estremamente raro. MB Tutte le monete con questo simbolo di zecchiere o incisore, ancora non identificato, sono note in pochissimi esemplari. Questa varietà di testone fu pubblicata per la prima volta da Francesco Muntoni nella sua opera sulla monetazione papale, illustrando l’esemplare presente nella sua collezione.

ROMA Gregorio XIII (1572 – 1585). Testone. D/ GREGORIVS – XIII PONT MAX – Busto a destra, a testa nuda, con piviale decorato. Sotto, AN I. R/ LETAMINI – GENTES – Il Presepe. In esergo, ROMA. Muntoni 35. Estremamente raro. Foro otturato e traccia di montatura, q.MB

ROMA Sede Vacante 1605. Giulio. D/ SED(…) – (…)MDCV – Stemma Aldobrandini con cappello cardinalizio, sormontato da chiavi decussate e padiglione. R/ S(…) – (…)MA – S. Paolo stante con spada e libro, in basso a destra armetta con tre chiavi (Zecca di Roma). 2,77 g. Muntoni 5. Estremamente raro. D/B Provenienza: ex a. Montenapoleone Aste d’Arte 4, Coll. Francesco Muntoni, Milano 28-29 febbraio e 1 marzo 1984, lotto 584.

VENEZIA Pietro Mocenigo (1474 – 1476). Mezza lira (marcello). D/ PE MOCENIGO – S M VENETI – S. Marco nimbato, stante a s., porge il vessillo al doge genuflesso; ai lati, M-P. Lungo l’asta, D V X. R/ TIBI SOLI – GLORIA – Il Redentore in trono; ai lati, IC – XC. 3,24 g. Montenegro 216. Raro, magnifico esemplare. q.FDC

VENEZIA Agostino Barbarigo (1486 – 1501). Lira. D/ AVG BARBARICO S MARCVS VENET – San Marco ed il Doge. R/ TIBI SOLI GLORIA – Cristo benedicente su base sulla quale è presente la sigla SM del massaro. 6,43 g. Mont. 245. Magnifico esemplare, ben coniato e con patina di vecchia collezione. FDC

VENEZIA Francesco Erizzo (1631 – 1646). Scudo della croce B B. D/FRANC ERIZZO DVX VEN – Croce fogliata, accantonata da foglie. In esergo, la sigla del massaro B B. R/ SANCTVS MARCVS VENET – Scudo con leone in moleca. In esergo, il valore 140. 31,52 g. Montenegro 1522. Massaro rarissimo. Bel modulo largo e tondo, patina iridescente, q.SPL Il massaro Bernardo Balbi fu attivo per poco più di un mese, dal 19 gennaio al 25 febbraio del 1636.

VENEZIA Francesco Morosini (1688 – 1694). Zecchino. D/ FRAN MAVROC S M VENET – San Marco porge il vessillo al Doge. Lungo l’asta, DVX. R/ SIT T XPI DAT Q TV REGIS ISTE DVCA. Cristo benedicente, in ellisse con stelle. 3,49 g. Montenegro 2110 (R). Raro, magnifico esemplare con fondi lucenti e assenza di segni di contatto. FDC

VENEZIA Alvise III Mocenigo (1722 – 1732). Zecchino. D/ ALOY MOCENI S M VENET – San Marco porge il vessillo al Doge. Lungo l’asta, DVX. R/ SIT T XPE DAT Q TV REGIS ISTE DVCA. Cristo benedicente, in ellisse con stelle. 3,50 g. Montenegro 2435 var. (stella dopo MOCENI). q.FDC

VENEZIA Alvise III Mocenigo (1722 – 1732). Zecchino. D/ ALOY MOCENI S M VENET – San Marco porge il vessillo al Doge. Lungo l’asta, DVX. R/ SIT T XPE DAT Q TV REGIS ISTE DVCA. Cristo benedicente, in ellisse con stelle. 3,47 g. Montenegro 2435. q.FDC

VENEZIA Pietro Grimani (1741 – 1752). Zecchino. D/ PET GRIMANI S M VENET – San Marco porge il vessillo al Doge. Lungo l’asta, DVX. R/ SIT T XPE DAT Q TV REGIS ISTE DVCA. Cristo benedicente, in ellisse con stelle. 3,51 g. Montenegro 2644 (R). Raro, magnifico esemplare con fondi lucenti e assenza di segni di contatto. FDC

VENEZIA Alvise IV Mocenigo (1763 – 1778). Zecchino. D/ ALOY MOCEN S M VENET– San Marco porge il vessillo al Doge. Lungo l’asta, DVX. R/ SIT T XPE DAT Q TV REGIS ISTE DVCA. Cristo benedicente, in ellisse con stelle. 3,50 g. Montenegro 2896. Magnifico esemplare con fondi lucenti e assenza di segni di contatto. FDC

VENEZIA Alvise IV Mocenigo (1763 – 1778). Zecchino. D/ ALOY MOCEN S M VENET– San Marco porge il vessillo al Doge. Lungo l’asta, DVX. R/ SIT T XPE DAT Q TV REGIS ISTE DVCA. Cristo benedicente, in ellisse con stelle. 3,47 g. Montenegro 2896 var. (DVCA con V corretta su una A capovolta). Interessante correzione nella legenda del rovescio. Magnifico esemplare con fondi lucenti e assenza di segni di contatto. FDC

VENEZIA Ludovico Manin (1789 – 1797). Zecchino. D/ LVDOV MANIN S M VENET [ultima T di dimensioni più piccole]– San Marco porge il vessillo al Doge. Lungo l’asta, DVX. R/ SIT T XPE DAT Q TV REGIS ISTE DVCA. Cristo benedicente, in ellisse con stelle. 3,49 g. Montenegro 3320. Magnifico esemplare con fondi lucenti e rilievi satinati. FDC

VENEZIA Ludovico Manin (1789 – 1797). Zecchino. D/ LVDOV MANIN S M VENET [Lettera T di corpo più piccolo]. San Marco porge il vessillo al Doge. Lungo l’asta, DVX. R/ SIT T XPE DAT Q TV REGIS ISTE DVCA. Cristo benedicente, in ellisse con stelle. 3,46 g. Montenegro 3320 var. q.FDC

VERONA Gian Galeazzo Visconti (1385 – 1402). Pegione. D/ (biscia) COMES VIRTVTVM D MEDIOLANI 3C – Croce fiorata, accantonata da globetti, in cornice. R/ S 3ENO – D VERONA – S. Zeno in cattedra, con pastorale. 2,42 g. CNI 1/4. Rarissimo. q.SPL/BB